A CHI SI RIVOLGE

LE ORIGINI

Master Move Theatre™ nasce nel 2007 come Teatro Vivencial, nel 2009 diventa Teatro esperienziale in Arte Movida e infine nel 2017 Master Move Theatre che può essere tradotto Teatro della Mossa Maestra. Le “mosse maestre” si riferiscono al modello metodologico dei Movimenti Maestri di Monica Antonioli, base della formazione degli Zelattori. 

GLI EFFETTI DI MMT 

Gli spettatori tornano a vedere gli spettacoli di Master Move Theatre anche decine di volte, da soli ma perlopiù portando parenti, amici, colleghi. Le prenotazioni arrivano spesso “a grappoli” di decine di persone. E’ evidente che non lo fanno per il puro intrattenimento e neppure per la performance attorale in sé che in MMT è sì importante, ma molto meno rispetto ai contenuti. Tornano per l’atmosfera che si crea in sala.

Quello che interessa il pubblico è il coinvolgimento in qualcosa di più profondo che sembra cambiare, almeno per un istante, la percezione di se stessi e del mondo, risvegliando la consapevolezza di qualcosa che si sa da sempre, che ci appartiene, da sempre. Ognuno nello spettacolo trova tracce di sé e ogni volta sembra essere qualcosa di diverso.

TEATRO ATENIESE E SCIAMANICO

Gli effetti di MMT sugli spettatori sono assimilabili a quelli dell’antico teatro ateniese e sciamanico.

Bertolt Brecht sosteneva che il teatro discende dal culto religioso. Gli antichi, infatti, consideravano l’arte del teatro più che intrattenimento un vero e proprio rito che, in alcuni casi si svolgeva in uno spazio sacro e serviva alla purificazione e alla guarigione del corpo e dello spirito.

Sia il teatro ateniese, sia quello sciamanico, avevano funzione sociale, religiosa, educativa, politica e terapeutica. Aristotele formulò il concetto di catarsi artistica con riferimento al potere della musica sulla regolazione delle emozioni e all’effetto. In certe forme di teatro sciamanico, gli attori sono sacerdoti officianti e gli spettatori potenziali attori che partecipano in prima persona alla dramma umano messo in scena.

Anche in MMT gli attori imparano a indurre prima in se stessi e poi nel pubblico un’esperienza di silenzio interiore che confluisce in una catarsi collettiva attraverso un atto di consapevolezza individuale.